“La protesta dei pastori, strozzati dal crollo dei prezzi, è giusta: non si può vendere il latte ad una miseria. La Regione Toscana ha già adottato provvedimenti concreti per venire incontro alla crisi del settore. E il governo che fa? Per ora parla e convoca tardive riunioni”. Lo scrive su Fb Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.

“La Regione Toscana aveva da tempo affrontato il problema – prosegue -. Nella giunta di lunedì 28 gennaio, sono stati infatti assunti due importanti iniziative: la prima prevede un finanziamento di 2 milioni, provenienti dal bilancio regionale; la seconda, un protocollo d’intesa con il quale coinvolgere tutta la filiera, le aziende del settore ovino, le organizzazioni professionali e le cooperative agricole e i consorzi di tutela dei formaggi, per salvare la produzione del latte e tenere i prezzi a livelli accettabili. Il rischio era che rimanessero nelle stalle della Toscana, principalmente in provincia di Grosseto, oltre 3 milioni di litri di latte. Con le delibere già assunte vengono destinati 2 milioni di euro, che la Regione investe con risorse proprie, in due azioni di fondo: la prima rivolta alla promozione, la seconda al sostegno complessivo di tutta la filiera”.

“Infine per rafforzare queste misure con ulteriori risorse abbiamo già chiesto alla Commissione europea la modifica del nostro piano di sviluppo rurale – scrive ancora Rossi -. Domani ci sarà la stipula del protocollo d’intesa con tutti i soggetti interessati. E il governo che fa? Mi pare che anche in questo caso il governo parla molto e poi fa poco o nulla”. “Il cosiddetto ‘governo del popolo’ – conclude – fa molti giri elettorali con i suoi massimi esponenti ma poi è distratto e lascia i pastori soli con i loro drammatici problemi”.