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Il tavolo sul latte convocato per domani dalla Regione si terrà, nonostante quello in programma il 21 febbraio al ministero dell’Agricoltura.

“Ci aspettiamo che la parte industriale faccia fino in fondo la propria parte che è quella di togliere da una situazione di crisi immediata e incertezza futura i produttori di latte e gli allevatori”, ha detto il presidente della Giunta Francesco Pigliaru, illustrando i contenuti dell’incontro avuto ieri col premier Conte.

“C’è una filiera che va costruita sulla fiducia e non sugli scontri perché l’obiettivo è solo uno, cioè vendere al miglior prezzo possibile un latte trasformato in formaggio: serve una proposta più generosa e più giusta da parte degli industriali”. Ma, ha aggiunto, “la Regione non può fare il prezzo, può favorire un dialogo e sostenere”. Anzi, ha concluso, “ha sostenuto tanto il comparto ovicaprino, lo fa con 450 milioni del Piano di sviluppo rurale, con i 45 milioni messi dopo la siccità, con i tre milioni dell’internazionalizzazione per aiutare a cercare nuovi mercati e tenere il più alto possibile il prezzo, lo ha fatto con regole”. Su tutte, l’Oilos (Organismo Interprofessionle), “strumento che mancava completamente e aiuta a evitare queste crisi”.

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