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Dilaga la mobilitazione dei pastori sardi in tutti i piccoli centri dell’Isola: oltre alle imponenti manifestazioni nel Nord Sardegna, si registrano iniziative tra il Campidano e il Nuorese.

In particolare i cittadini sono scesi in piazza con i pastori a Isili, dove è stato preparato il formaggio in strada, a Sadali, dove il latte è stato gettato nella cascata che scorre all’interno del paese e a Mandas.

Quasi dappertutto sono stati esposte lenzuola bianche per solidarizzare con la battaglia degli allevatori ovini per il crollo del prezzo del latte, mentre i commercianti hanno abbassato le serrande.

“Simbolicamente si è scelto di riversare un po’ di latte, frutto del duro lavoro dei nostri pastori, nelle acque della nostra Cascata di San Valentino. Per la nostra comunità il latte, il lavoro dei pastori, lo sviluppo e l’organizzazione seria, sostenibile e duratura del comparto agro-pastorale sono preziosi come lo è l’acqua. Non possiamo e non vogliamo buttarli via. Si trovi un accordo immediato per aumentare il prezzo del latte”. Lo dice la sindaca di Sadali e deputata Pd, Romina Mura, chiedendo a tutta la politica di “unirsi intorno a questa battaglia”. “Si riconosca il lavoro e la funzione sociale, culturale e di sviluppo dei pastori – aggiunge – Sediamoci intorno a un tavolo e riorganizziamo, tutti insieme, un settore fondamentale per il futuro della nostra terra”.