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Il grido è uno solo: “spendere bene le risorse a creare lavoro”. E’ quanto hanno ribadito i sindacati degli edili al viceprefetto di Nuoro al quale hanno consegnato un documento in concomitanza con il presidio che si è svolto con 200 partecipanti davanti alla prefettura di Nuoro, dalle 10 alle 12, per spiegare le ragioni dello sciopero, con manifestazione in piazza del Popolo a Roma, proclamato da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil nazionali il 15 marzo. Una prima tappa sarda della mobilitazione nel quadro di una serie di iniziative programmate a Oristano il 22 febbraio, a Sassari e a Cagliari l’1 e l’8 marzo. Assente oggi la Feneal.

“Stiamo chiedendo lavoro e che siano sbloccate le opere – dice all’Ansa il segretario regionale Filca Cisl, Giovanni Matta – Ai facili proclami sui lavori da sbloccare nell’Isola faccia seguito l’apertura dei cantieri. Dopo che abbiamo perso 30 mila posti in 10 anni, ora ci sono le risorse”. Tra le opere immediatamente cantierabili nel Nuorese Matta ricorda “la Diga di Cumbidanovu (Orgosolo) in costruzione da 30 anni, la conclusione dei lavori sull’Orientale sarda (SS 125), la sistemazione della Nuoro Lanusei (SS 389) e della Trasversale Sarda (SS 129), ma anche la messa in sicurezza dello svincolo di Ottana e l’ammodernamento della 131 dcn”.

“In questo territorio che, forse più di altri ha necessità immediata di infrastrutture, occorre realizzare progetti e opere persino già finanziate e mai avviate o bloccate”, dice la segretaria della Fillea Cgil Sardegna Erika Collu ricordando che “sono urgenti interventi sulla viabilità e per la messa in sicurezza del territorio, opere e cantieri rimasti imbrigliati in quel cortocircuito di cui sono responsabili da una parte la complessità delle procedure burocratiche e dall’altra l’inerzia della politica”. Secondo Erika Collu l’emblema di questo cortocircuito è proprio la situazione della diga di Combidanovu: “Assistiamo all’ennesimo stop ai lavori, una situazione che danneggia i lavoratori e tutto il territorio privato di un’opera importantissima che, speriamo, venga sbloccata e conclusa al più presto”.