C’è una bozza di accordo su cui ragionare. C’e un primo passo in aventi dopo oltre 8 ore di riunione al tavolo delle trattative per il prezzo del latte ovino, in corso al Palazzo Regio di Cagliari, sede della Prefettura, tra il Governo, Regione sarda, imprenditori e pastori.

Per quanto riguarda la parte organizzativa ci sarà una rappresentanza dei pastori nei Consorzi e altri 9 punti da inserire nel Decreto emergenza, con la previsione di controlli più stringenti. Sulla parte economica: 72 cent come acconto minimo sul versamento del latte per febbraio, marzo e aprile. Poi ci sarà una verifica a maggio con il calcolo del valore medio negli ultimi 12 mesi, mentre a novembre il calcolo del prezzo medio con il saldo per tutta l’annata. C’è anche l’accordo per i caseifici di non vendere a meno di 6 euro e un ‘aggancio’ a una griglia tra gli 85 cent e 1 euro, non solo sul pecorino romano ma anche sul tre produzioni ‘dop.’

I pastori hanno chiesto tempo per presentare la proposta a tutti. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ed il Ministro Gian Marco Centinaio hanno ribadito l’urgenza di arrivare ad una condivisione veloce della proposta. Garante dell’accordo con i pastori un prefetto ad hoc.