Un cartello con l’indicazione della paga oraria, considerata troppo bassa. E, accanto, un altro con l’articolo 36 della Costituzione sulla “retribuzione sufficiente ad assicurare a sé e alla propria famiglia una esistenza libera e dignitosa”. Sono due messaggi che riassumono il senso della manifestazione promossa oggi da Cgil, Cisl e Uil, in via Università, dei lavoratori dell’appalto esterno dell’ateneo cagliaritano che assicura i servizi di portierato e altre mansioni. Una situazione che coinvolge circa centoventi addetti e che va avanti da diversi mesi. Nel mirino le nuove condizioni del servizio che, secondo i lavoratori, hanno ridotto le entrate degli addetti. Per questo anche stamattina, come era successo lo scorso novembre, il personale si è presentato davanti alla sede del Rettorato con bandiere, cartelli, fischietti e striscioni.

“Nel cambio di appalto la nuova convenzione è stato applicato un nuovo contratto – spiega Nella Milazzo della Cgil – che comporta, a seconda della mansione, tagli retributivi da 100 a 450 euro al mese”. In giornata c’è stato un incontro con la Rettrice Maria Del Zompo e con la gestione amministrativa. “Abbiamo ottenuto almeno l’apertura di un tavolo per la vertenza. Ma noi continuiamo a protestare e stiamo anche procedendo per le vie legali”, conclude la sindacalista.