L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno dopo aver subito la condannato a sei anni con l’accusa di corruzione e finanziamento illecito in uno dei filoni dell’inchiesta Mondo di mezzo, questa mattina ha pubblicato un post su Facebook raccontando il suo punto di vista.

“Innanzitutto permettetemi di ringraziare collettivamente le centinaia di persone che mi hanno voluto testimoniare la loro vicinanza dopo la sentenza del Tribunale di Roma che mi ha colpito, ho ricevuto messaggi e telefonate dai mondi politicamente più diversi, da amici e militanti che non sentivo da anni o con cui avevo rotto, da semplici cittadini che volevano farmi sapere che non credono minimamente alle accuse che mi vengono rivolte”, afferma Gianni Alemanno in un post su Facebook.
“Quando ho cominciato a fare politica controcorrente tanti anni fa, avevo messo in conto tutti i rischi che questa scelta comportava e anche quando sono salito al vertice delle cariche istituzionali sapevo che tutto poteva finire in un attimo, ho sicuramente fatto molti errori, ma ho sempre cercato di dare il massimo senza risparmio e in tutti questi anni non mi sono certo arricchito”, prosegue Alemanno.

“La sentenza che mi ha colpito è profondamente ingiusta e, soltanto dopo averne letto le motivazioni, potremo cercare di capire perché è stata emessa, io sono innocente e chiunque abbia seguito il mio processo lo sa perfettamente”, prosegue il post.

“Cionondimeno so bene che ora devo fare un passo indietro e che non potrò continuare a fare politica in prima fila, fino a quando non avrò dimostrato la mia innocenza nelle aule di giustizia non posso e non voglio mantenere cariche politiche, né tantomeno candidarmi ad alcunché”… “Rimetto quindi il mio incarico di Segretario del Movimento Nazionale per la Sovranità agli organi statutari che dovranno scegliere chi mi sostituirà e decidere in che direzione e con quali forme continuare la battaglia politica, ma è importante che l’esperienza del Movimento non si fermi per questo: siamo stati i primi da destra che hanno scelto la strada del sovranismo e sentiamo che molto deve essere ancora fatto per costruire quel vasto ed articolato Polo sovranista che è sempre stato il nostro obiettivo strategico”, conclude Alemanno.

 

Inchiesta Mondo di mezzo, Alemanno condannato a sei anni