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Un segnale di forte vitalità per il partito, vista la partecipazione a livello nazionale e regionale, e anche una prima risposta al risultato negativo del 24 febbraio. Questo hanno significato le primarie dem per l’ex senatore Ignazio Angioni, principale sostenitore della lista “La Sardegna con Nicola Zingaretti”. “Una lista – dichiara – che promuoveva il vincitore anche in modo coerente con le posizioni che ognuno di noi ha sostenuto in questi anni”.

Il risultato indica la strada da intraprendere in futuro. “In Sardegna come Pd dobbiamo riacquistare il nostro ruolo sociale – spiega – essere riferimento per le persone che lavorano e vivono quotidianamente i disagi sociali. Per farlo bisogna rimettersi a fare un lavoro quotidiano di comprensione su ciò che accade nella società”. Il Pd, secondo Angioni, “ha bisogno del mondo organizzato del lavoro e delle associazioni di volontariato, delle associazioni di imprenditori e di quelle che rappresentano il disagio sociale e assieme a loro fare proposte e trovare soluzioni anche stando all’opposizione”.

Sul partito nell’Isola: “Ora non mi sento di fare proposte sul futuro dei nostri organismi ma certamente dovremmo fare un congresso regionale vero. Al segretario chiedo di essere all’altezza di capire ciò che è avvenuto in Italia e in Sardegna”. Ora, però, Cani e la sua squadra “sono assolutamente legittimati a fare un percorso che poi ci porterà al congresso in tempi e modalità che decideremo assieme”, con l’auspicio che “il congresso non sia un momento di conta muscolare”. Quella di Zingaretti è “una bella vittoria” anche per il consigliere regionale uscente Roberto Deriu, sostenitore della mozione Martina con la sua lista “SardegnE con Martina”. “Da questo risultato arriva una richiesta forte di unità – sostiene – sono soddisfatto della nostra lista che era composta da giovani e che ha superato i mille voti”.

Però, osserva, “dobbiamo prendere atto che il partito non è più quello di una volta, e dobbiamo ricominciare. Il segnale dato dalle persone è questo”. Sul futuro a livello regionale: “Cani è un ottimo segretario, ha anticipato i tempi nella modalità di gestione del partito che ha riportato a una dimensione collegiale molto forte consentendoci di affrontare le regionali uniti”. E quindi, “deve continuare a fare ciò che ha fatto sinora, cioè promuovere la discussione e ampliare la partecipazione”. In particolare, “credo ci si debba rivolgere ad alcuni ceti come quello dei coraggiosi: artigiani, commercianti e microimpresa. La relazione con loro deve proseguire e diventare la bandiera del Pd, io in Consiglio regionale porterò questo, spero che il partito voglia farne una bandiera”.