In casa Dinamo Sassari Banco di Sardegna inizia a regnare l’ansia e un pò di confusione. Lo conferma l’ingenuità commessa dalla società, che è costata la sconfitta a tavolino contro Cremona. Il lunch match di ieri è stato omologato con il risultato finale di 0-20. Ieri la società ha inserito nel referto e fatto scendere regolarmente in campo il nuovo coach Gianmarco Pozzecco, sul quale però pendeva una giornata di squalifica risalente all’ultima volta che ha allenato in Italia, nella passata stagione.

Per questo il giudice sportivo ha assegnato la vittoria a tavolino a Cremona, vincitrice comunque al PalaSerradimigni dopo un tempo supplementare. Considerato che la formazione di Meo Sacchetti si era già imposta sul campo per 100-105, non cambia moltissimo per la classifica delle due formazioni, ma l’episodio potrebbe rappresentare un campanello d’allarme sullo stato confusionale di un club che anche quest’anno, nonostante le premesse, sta facendo molta fatica a stare tra le grandi e rischia di mancare per il secondo anno di fila i play off, reputati l’obiettivo minimo a inizio stagione.

Infrazioni regolamentari a parte, la gara di ieri poteva anche essere vinta: sull’89-89 con cui si è arrivati alla fine dei tempi regolamentari, il Banco ha avuto il colpo del ko, ma la tripla di Smith si è fermata sul ferro. Episodi, ma anche la sensazione che non si sia ancora trovata la quadra. Qual è il problema? Perso Scott Bamforth per infortunio più Terran Petteway per scelta tecnica, Sassari a fine anno è corsa ai ripari e ha inserito Tyrus McGee e Justin Carter, ma l’impressione è che – al di là dei demeriti dei nuovi arrivati – la squadra non abbia mai trovato un giusto assetto. Poi ci sono state le dimissioni di Vincenzo Esposito, ufficialmente per motivi personali, dopo la sconfitta con Torino alla vigilia delle Final Eight di Coppa Italia. In meno di dodici ore il presidente Stefano Sardara ha pescato il jolly Gianmarco Pozzecco, che ieri ha esordito in campionato anche se non avrebbe potuto.