È stata condannata dal Tribunale di Cagliari a 7 anni e 4 mesi per tentato omicidio e ricettazione Monica Saba, la donna di 35 anni che il pomeriggio del 25 aprile dello scorso anno, a Quartu Sant’Elena, sparò – senza centrarlo – contro il padre dell’ex cognata, un uomo di 50 anni, accusato dalla giovane di stalking. L’arma si inceppò al secondo colpo, il primo fu esploso verso terra e il terzo, grazie alla prontezza della mancata vittima, centrò un muretto poco distante.

Secondo quanto accertato dai carabinieri della Compagnia di Quartu, alle origini della lite finita nel sangue ci sarebbero state incomprensioni e dissidi familiari iniziati dopo la relazione, ormai finita, tra la figlia del 50enne e il fratello di Monica Saba. La pistola utilizzata per il tentato omicidio è risultata rubata. Da qui l’accusa anche di ricettazione.

Oggi il pm Enrico Lussu ha chiesto la condanna a 8 anni per l’imputata, difesa dall’avvocata Herika Dessì. La Gup Lucia Perra, al termine del processo in abbreviato, ha di fatto accolto la richiesta della Procura, condannando Monica Saba a 7 anni e 4 mesi, dichiarandola colpevole di tutti i capi di imputazione ma riconoscendo l’attenuante della semi-incapacità certificata dal perito.