Corsi di formazione del personale in tutta la Sardegna per dare le risposte giuste. E numero degli addetti rinforzato: patronati in trincea per il prevedibile assalto dei destinatari del reddito di cittadinanza: un assegno mensile che può arrivare fino a 780 euro, per un massimo di 18 mesi, per una platea stimata in Sardegna di circa 272mila beneficiari. Da mercoledì 6 marzo si possono inoltrare le domande e agli sportelli dei Caf potrebbero presentarsi sin dal primo giorno migliaia di persone.

“Difficile fare una stima – spiega all’Ansa Massimo Puxeddu, amministratore delegato e responsabile dei patronati in Sardegna per la Cgil – rispetto alla cifra indicata dal ministro Di Maio, circa 272mila destinatari nell’Isola, il numero si dovrebbe ridurre perché si basa soltanto sull’Isee, il documento utile per valutare la situazione economica dei nuclei familiari. Ma bisogna anche tenere conto che verosimilmente chiederanno informazioni e aiuto per la presentazione della domanda anche persone che poi magari non ne avranno diritto. Noi, me compreso, domani saremo tutti pronti. E cercheremo di evitare code e disagi: per il momento raccoglieremo i nominativi delle persone interessate per poi affrontare le singole situazioni con appuntamenti”. Nei giorni scorsi in tutta l’Isola si sono svolti corsi di preparazione e formazione per gli addetti che dovranno aiutare i beneficiari. “Non sarà facile rispondere a tutte le domande – avverte Puxeddu – perché il percorso può essere più complicato di quello che può sembrare. Ci stiamo consultando anche con i Caf delle altre Regioni”.

Le prime avvisaglie del possibile ‘assalto’ si sono avute già all’indomani dell’annuncio sul sito sulle date e le modalità di inoltro della richiesta con un boom di domande per ottenere il documento che fotografa la situazione economica familiare.

“Subito – racconta Puxeddu – abbiamo avuto almeno un 10% di incremento di persone agli sportelli per avere l’Isee. Ma è sensibilmente aumentato in generale il numero di persone che si sono avvicinate ai nostri patronati per chiedere informazioni”. E se si apre il sito dell’Inps, il reddito di cittadinanza è sulla home page in bella evidenza. Il ministero ha predisposto uno spazio web ad hoc con tutte le indicazioni. Il richiedente deve avere la cittadinanza italiana da almeno dieci anni e l’Isee deve essere inferiore a 9.360 euro annui. Attenzione, però, ci sono altri requisiti che riguardano il patrimonio immobiliare e persino la proprietà di auto e moto che potrebbero essere fondamentali per la concessione o meno dell’aiuto.

La domanda si può presentare online, alle Poste o nei Caf. C’è tempo sino al 31 marzo per richiedere il contributo che sarà erogato ad aprile. Una volta inoltrata la domanda, sarà l’Inps a effettuare la verifica dei requisiti. Dopo questa fase verrà comunicato quando e in quale ufficio postale sarà possibile ritirare la card del reddito di cittadinanza.