Angelo Sciacca, presidente nazionale SILT, promotore dello sciopero, spiega le ragioni della protesta dei tassisti in Sicilia e Sardegna: “la regionalizzazione delle autorizzazioni NCC per le regioni Sicilia e Sardegna autorizza di fatto i noleggiatori a lavorare indistintamente su tutto il territorio regionale senza tornare in rimessa, polverizzando così l’attività dei tassisti siciliani e sardi, nonché il valore delle loro licenze.
La suddetta modifica è stata motivata dalla mancanza di infrastrutture nei suddetti territori. Ma in che modo gli NCC potranno sopperire alle carenze infrastrutturali di Sicilia e Sardegna? Non solo. Subito dopo a quale altra regione toccherà?”, incalza Sciacca.
“Il giorno 22 marzo ho indetto lo sciopero sia in Sicilia che in Sardegna per smuovere la situazione. Siamo in attesa di tavoli congiunti taxi-Ncc in Sicilia e Sardegna per istituire Osservatori regionali sui trasporti, in vista (?) della Conferenza Stato Regioni che ad oggi non è ancora stata convocata per discutere le deroghe alla 143/2018 approvata lo scorso 7 febbraio con voto di fiducia dopo essere stata inserita nel Dl semplificazioni. Non siamo disposti ad aspettare oltre – afferma Sciacca – si parla del nostro lavoro, della sopravvivenza di interi territori”.