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Sabato scorso a Milis ha riunito il suo partito, Campo Progressista Sardegna, e le due liste civiche che l’hanno sostenuto alle regionali, “Noi, la Sardegna con Massimo Zedda” e “Futuro in comune con Massimo Zedda”, una settimana dopo si replica a Fordongianus ma stavolta l’invito del candidato governatore sconfitto il 24 febbraio, è esteso a tutta la coalizione di centrosinistra.

All’assemblea in programma sabato 9 marzo al Sardegna Grand Hotel Terme, a partire dalle 9.30, parteciperanno sindaci, rappresentanti delle liste, candidate e candidati di tutto lo schieramento battuto dal centrodestra alle regionali. Zedda ringrazierà per il contributo e rilancerà il progetto dei Progressisti di Sardegna, anche considerato che con ogni probabilità opterà per fare il capo dell’opposizione in Consiglio regionale. Si tratta solo di valutare le modalità tecniche per approdare nell’Assemblea di via Roma.

Questioni che non saranno al centro del dibattito a Fordongianus, ma che non possono non essere analizzate. Massimo Zedda ha davanti a sè due opzioni: le dimissioni da sindaco e la decadenza una volta proclamato consigliere regionale. Nel primo caso avrebbe 20 giorni per ripensarci, dopodiché la Regione nominerebbe un commissario per traghettare il Comune del capoluogo fino a elezioni. Se l’obiettivo fosse quello di portare Cagliari al voto in concomitanza con le europee del 26 maggio, allora il primo cittadino dovrebbe dimettersi subito. L’ipotesi della decadenza consentirebbe invece alla vice sindaca Luisa Anna Marras e alla Giunta di restare in carica fino alla fine del mandato, senza commissari.

Una volta insediato in Consiglio regionale, Zedda potrebbe anche ricevere la richiesta di candidarsi alle Europee, ma questo potrebbe accadere solo se il Pd deciderà, come sembra, di presentarsi con un cartello più ampio fino a comprendere forze più a sinistra. In questo caso non sorprenderebbe se il neosegretario Zingaretti corteggiasse il sindaco di Cagliari, come del resto ha già fatto con Giuliano Pisapia. Ma la possibilità che Zedda accetti è abbastanza remota. La sfida delle Europee nella circoscrizione Isole è da sempre terreno difficilissimo per i sardi che condividono il collegio con la tre volte più popolosa Sicilia.