L’8 marzo, è la data scelta per celebrare la Giornata Internazionale della Donna.

In questa giornata, più che negli altri 364 giorni dell’anno, si focalizza l’attenzione sull’universo femminile, sia sulle conquiste sociali e politiche ottenute, ancora oggi troppo poche, ma si pone l’accento anche sull’ombra, sulle discriminazione e sulle violenze con cui molte donne, purtroppo ancora oggi, fanno i conti.

Indubbiamente sono stati fatti tanti passi avanti in materia di pari opportunità,  ma il cammino verso una società più giusta ed equa nei confronti dell’universo femminile è ancora lungo e tortuoso.

Ma perché questa ricorrenza ricade proprio l’8 marzo?  Bisogna tornare nella Russia del 1917, dove il Paese è ancora in guerra. E’ l’8 marzo del 1917, a San Pietroburgo le donne stanche e stremate dal dolore nel veder partire i propri figli e mariti si riuniscono in una grande manifestazione per chiedere la fine della guerra.

I cosacchi, inviati a reprimere la protesta, decidono di non intervenire duramente. Una mossa che incoraggia altre donne a scendere in piazza. L’impero zarista sta per crollare.

La conferenza internazionale delle donne comuniste ne approfitta e pochi giorni prima dell’apertura del III congresso dell’Internazionale comunista stabilisce la data dell’8 marzo come “Giornata internazionale dell’operaia”.

Il rogo nella fabbrica di New York, evento al quale si lega l’8 marzo, accadde il realtà il 25 marzo del 1911, quando un incendio uccise 146 lavoratori, di cui 123 donne (in gran parte immigrate di origine italiana).

L’Onu il 16 dicembre del 1977 propose a ogni paese membro di dichiarare un giorno all’anno come “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale”. Molti paesi scelsero l’8 marzo, proprio perché la ricorrenza veniva già festeggiata quel giorno. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite così decise e ufficializzò l’8 marzo come ricorrenza della ‘Giornata Internazionale della donna’.

Per quanto  riguarda la mimosa, come fiore simbolo di questa giornata, bisogna ricordare che è un’usanza tipicamente italiana. Questa tradizione ha origine nella sede dell’Unione donne italiane (Udi) a Roma nel 1945, quando l’8 marzo, l’associazione di donne provenienti dal PCI, PSI, Partito d’Azione e altri, prese l’iniziativa di celebrare la prima giornata dedicata alla donna in Italia.

Finita la guerra nel 1946 tre esponenti dell’UDI, Teresa Noce, Rita Montagnana (moglie di Palmiro Togliatti) e Teresa Mattei, proposero di adottare la mimosa come simbolo della festa della donna, perchè è un fiore facile da trovare in questo periodo dell’anno e soprattutto “povero”, poteva essere regalato da tutti.