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Dal tavolo di filiera riunito oggi in Prefettura a Sassari nasce il nuovo profilo del Consorzio del Pecorino romano. Il tavolo istituzionale convocato dal prefetto Giuseppe Marani ha delineato il futuro del sodalizio partendo dalle richieste dei pastori, degli industriali e delle associazioni di categoria emerse in occasione dei precedenti incontri tenuti per definire l’accordo sul prezzo del latte ovino.

Il presidente Salvatore Palitta e gli altri rappresentanti del Consorzio hanno manifestato la propria disponibilità affinché il “Tavolo Sardegna” sia un cantiere unitario per il rilancio dell’intera filiera. In quest’ottica tutti gli attori coinvolti saranno chiamati a partecipare alla redazione del nuovo Piano di programmazione. Tre i punti concordati su cui lavorare: revisione dello statuto e del disciplinare di produzione del Pecorino romano; analisi delle problematiche legate alle quote produttive; condivisione dei dati di produzione e individuazione di un manager in grado di rilanciare il Consorzio.

Le proposte di modifica allo statuto e al disciplinare dovranno essere consegnate a tutti i componenti del tavolo entro venerdì prossimo, 22 marzo, in modo che possano essere valutate dal Consorzio e dal Ministero. Per quanto riguarda la trasparenza dei dati sulle produzioni, il capo di Gabinetto del ministero e il prefetto hanno sollecitato il Consorzio a una maggiore pubblicità delle cifre, a redigere una pubblicazione mensile e a far conoscere al “Tavolo Sardegna” tutti i prospetti relativi all’ultimo triennio.

“Con la rappresentanza dei pastori nel Consorzio si possono creare le basi per cambiamenti importanti e strutturali”. E’ il commento di Coldiretti Sardegna all’incontro che si è tenuto in Prefettura a Sassari e che aveva come punto all’ordine del giorno quello di “avviare un percorso volto ad una maggiore apertura del Consorzio di tutela del pecorino romano alle esigenze della filiera produttiva e pervenire in tempi rapidi ad un accordo idoneo a risolvere i problemi emersi nelle precedenti riunioni del tavolo tecnico”.

Legalità e trasparenza sono le parole d’ordine riproposte anche quest’oggi dalla Coldiretti, che da anni batte su questo tasto ritenuto propedeutico per indirizzare il percorso sull’altro pilastro, quello della programmazione e della collegialità. “Nei prossimi giorni presenteremo le nostre proposte – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – e procederemo dritti per questa strada che percorriamo da anni: quella di cominciare dal cambiamento del consorzio e avere un comparto finalmente trasparente, in cui non ci devono essere più opacità e parti della filiera che subiscono e pagano le decisioni e le inefficienze di altri”.