Prima l’abbraccio in ricordo di Davide Astori, il ragazzo dal sorriso contagioso, sempre composto e corretto fuori e dentro il campo. Poi la tragedia, di un tifoso, Daniele Atzori, morto improvvisamente a pochi minuti dalla fine di un match che stava regalando emozioni alla Sardegna Arena. Rimangono della partita di ieri la flebile vittoria di un Cagliari combattente, ma ancor di più prevale il cordoglio, il dolore per la morte improvvisa di un ragazzo.

Ancora di più fanno male le presunte parole giunte in coro dal settore ospiti: “Devi morire”, durante i soccorsi di Daniele Atzori. Un coro da parte di poche decine di tifosi arrivati da Firenze con la bandiera di Davide Astori che fino a qualche secondo prima hanno gridato a gran voce “Davide vive”. Sconcerto e rabbia da parte di tutto lo stadio, in particolare dalla curva sud che ha sentito quelle parole.

Un atteggiamento che non trova ne giustificazioni ne scusanti, vile, lontano anni luce dalla rivalità sportiva. Un comportamento inaccettabile, che andrebbe certamente approfondito e punito, ma che, siamo certi, avrebbe fatto rabbrividire anche Davide Astori.

È intervenuto anche il Codacons che condanna i presunti cori dei Viola: “Ancora un episodio in cui il mondo del calcio lancia vergognosi messaggi di odio e violenza”.

L’associazione chiede alle autorità sportive e alle istituzioni “di adottare provvedimenti immediati e, se confermati i fatti, disporre sanzioni pesantissime nei confronti dei tifosi della Fiorentina, disponendo che le partite della squadra siano disputate a porte chiuse per almeno un mese”.

“Il calcio – conclude il Codacons – non può permettersi di diventare veicolo di messaggi di odio e violenza, e le istituzioni sportive, di fronte a questo grave episodio, non possono rimanere inermi, perché si renderebbero complici e istigatrici delle tifoserie violente”.

Calcio, cori contro il supporter morto: condanna del club Viola