Purtroppo, ci sono usanze che, in Sardegna, probabilmente non si estingueranno mai, come se fossero incise nel dna dei sardi.

Tra queste, c’è senza ombra di dubbio, il tradizionale “abbandono dell’àliga dove capita”, ossia l’abbandono dei rifiuti ovunque, preferibilmente in zone di campagna o sul ciglio della strada, le cui origini si perdono nella notte dei tempi.

Non esiste un angolo della nostra meravigliosa Isola, nel quale non si trovino i segni di questa usanza, da nord a sud, da est a ovest, sarà inevitabile imbattersi in un sacchetto dei rifiuti, in un lavandino sbreccato, in una cucina a gas ormai inservibile, in qualche lastra in amianto vintage.

Una delle ultime segnalazioni che l’associazione ambientalista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha ricevuto al riguardo, arriva da Ploaghe (SS) dove un variegato cumulo di rifiuti emerge vicino al cavalcaferrovia in località Cantarisone.

L’Associazione ha quindi inoltrato (16 marzo 2019) una specifica istanza di bonifica ambientale  al Comune di Ploaghe, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, ai Carabinieri del N.O.E., informando nel contempo la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari.

In ogni caso l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati (art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.): il sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale.    Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati.

Particolare gravità riveste l’abbandono di lastre in eternit: si ricorda che sono costituite da un impasto di cemento e amianto e possono rilasciare fibre di amianto se abrase, perforate, spazzolate o se deteriorate, con gravi conseguenze per la salute delle persone che ne vengono a contatto (è, infatti, dimostrato che anche bassissime esposizioni a polveri di amianto possono indurre un preciso tumore polmonare, il c.d. mesotelioma pleurico). Per tali motivi, il nostro ordinamento prevede specifiche modalità per lo smaltimento delle lastre realizzate con fibre di amianto (legge n. 257/1992 e s.m.i.).

Già a cavallo fra 2015 e 2016 il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus richiese analoga bonifica ambientale di varie discariche abusive nella medesima area, eseguita in breve tempo dal Comune di Ploaghe.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspica un solerte intervento da parte delle Autorità competenti a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Ma non bisogna dimenticare un elemento fondamentale: la vigilanza e il controllo del territorio.

Fonte: Grig