Un suo fotogramma è stato scelto come immagine simbolo della XII edizione del “terre di confine filmfestival”: “Un caballo llamado Elefante”, il film di Andrés Weissbluth sarà proiettato stasera alle 15 nella sala proiezioni del MEA, all’interno del segmento del festival dedicato al Cinema per i più piccoli – “Libertà e avventura”.

Il film racconta le avventure di Roberto, un giovane timido e appassionato di avventure e di Lalo, suo fratello, amante delle forti emozioni. Entrambi i fratelli vanno a visitare il nonno malato terminale, il quale darà loro una missione molto speciale: quando morirà i due fratelli dovranno liberare il suo amato cavallo prima che sia venduto. Il giorno seguente il nonno muore. I bambini in segreto liberano il cavallo, ma per un colpo della sorte, il cavallo viene catturato e portato in un circo. I due piccoli decidono così di intrufolarsi all’interno del circo per recuperare il cavallo. L’opera è in spagnolo con sottotitoli in italiano.

Nato nel 1973 , Weissbluth è un produttore e regista conosciuto per Los Debutantes (2003), 199 recetas para ser feliz (2008) e Un caballo llamado Elefante (2016). Nel 2004 ha lavorato a tre progetti commerciali incluso un film erotico e una commedia romantica e il finanziamento dipenderà dal progetto che verrà realizzato per primo.