Oltre 1.100 trappole rimosse e alcuni volatili liberati. È positivo il bilancio dell’ultimo campo antibracconaggio organizzato dalla Lipu nel Sulcis e nel Sarrabus.

Quindici volontari per due settimane hanno setacciato i boschi del cagliaritano alla ricerca di trappole da rimuovere – ne sono state scovate 1.119 – e reti da smontare. “Attrezzature usate soprattutto per catturare uccelli e farne oggetto di un commercio illegale rivolto a ristoranti e macellerie”, denuncia l’associazione. Tutto il materiale rimosso è stato ora consegnato al Corpo forestale. La Lipu è stata anche impegnata nella campagna di sensibilizzazione Life Abc (Against bird crime, ossia contro i crimini verso gli uccelli selvatici) che ha coinvolto otto classi delle scuole del Sarrabus e dell’hinterland di Cagliari.

“Proseguiamo il nostro percorso di educazione e prevenzione del bracconaggio, che ancora resiste in quest’area d’Italia – spiega Gigliola Magliocco, responsabile del campo della Lipu in Sardegna – Il lavoro è molto complesso ma i risultati di questi anni sono tangibili e non possono che far sperare in un importante cambiamento: l’obiettivo è ridurre in modo drastico il bracconaggio, che danneggia la natura e degrada il tessuto sociale del territorio”.