A Cagliari la marcia di Libera: “Blocchiamo le mafie non i barconi”

Sono arrivati a Cagliari da tutta la Sardegna per dire “Basta alla mafie”  per ricordare le troppe vittime uccise dalla mafia. E’ la manifestazione organizzata dall’associazione Libera, che da anni combatte la criminalità e porta avanti progetti a sostegno delle vittime della mafia e dei loro familiari.

Si sono riuniti in piazza del Carmine, sono in tanti, principalmente studenti: il futuro del nostri paese. Insieme alle numerose bandiere di Libera, sventolano le bandiere di Cisl e Cgl, Sardegna solidale e diverse associazioni.

Il 21 marzo è stata indicata come la giornata nazionale per ricordare le vittime della mafia e in tutta Italia sono in corso manifestazioni di solidarietà e denuncia.

Da Padova è atteso il collegamento con Don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione e combattente in prima linea contro ogni tipo di mafia.

“Il nome dei nostri figli non viene fatto mai”. Lo disse, durante una delle prime commemorazioni della strage di Capaci, la madre di uno dei ragazzi della scorta rimasti uccisi. Oggi lo ha ricordato a Cagliari il questore Pierluigi d’Angelo in una piazza del Carmine gremita da migliaia di persone per la 24/a Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle Mafie, organizzata da Libera in collaborazione con Sardegna Solidale.

“E’ per questo – ha spiegato agli studenti delle scuole di tutta la Sardegna presenti – che ogni anno in questa occasione leggiamo gli oltre mille nomi delle vittime: per creare in voi giovani la coscienza di quanto è accaduto e mantenere vivo il ricordo di un periodo in cui c’era un morto ogni tre giorni. Voi dovete conoscere questa storia e la mia presenza qui è finalizzata a questo”.