L’Area Marina Protetta “Capo Carbonara” si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che dal 2012 la enumera tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una due giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Robert Turk, esperto di lunga data nella gestione delle Amp in Slovenia; Piero Addis, docente di Ecologia all’Università di Cagliari; Cristine Martini Pergent, docente di Ecologia all’Università della Corsica ed esperta di ecosistemi litorali; e Leonardo Tunesi, responsabile dell’area per la Tutela della biodiversità, degli habitat e specie marine protette dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

L’iter per ottenere il riconoscimento passa dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito. “Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie ASPIM e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono”, afferma il direttore dell’AMP “Capo Carbonara” Fabrizio Atzori. “La presenza della tartaruga caretta, della balenottera comune, della cernia bruna e della berta maggiore nella costa di Villasimius non è casuale, ma è anche il risultato di un’azione mirata di tutela del territorio che fa sì che queste specie transitino, permangano e si riproducano nella nostra area marina”, aggiunge Atzori.

Il riconoscimento dello status di Aspim viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hanno stipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento. E’ questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10, e tra queste ben 4 si trovano in Sardegna: oltre a Capo Carbonara, ci sono Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo. A livello nazionale figurano Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Porto Cesareo, Punta Campanella e Torre Guaceto.