Dalle imponenti coltivazioni di marijuana scoperte nel corso dell’estate e dell’autunno scorso in tutta l’Isola il passo alla produzione dell’hashish sardo era inevitabile. Lo hanno scoperto e documentato, per la prima volta di Sardegna, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Oristano nell’ambito dell’operazione ‘Texas Hold’em’ che ha portato in carcere 28 persone a vario titolo.

Altre sette misure cautelari, cinque delle quali in carcere, sono state eseguite oggi dagli uomini della Squadra Mobile, coordinata dal dirigente Samuele Cabizzosu, nei confronti di sette persone, tutti già in carcere per altri reati contestati dalla Procura della Repubblica di Oristano. Questa volta è il Giudice delle indagini preliminari di Nuoro, su richiesta della Procura barbaricina, a contestare ben cinque capi di imputazione ai sette arrestati. Si tratta di Gianluca Sanna, 33enne di Ghilarza (Or), Massimo Arca 38enne, Domenico Arca, 35enne , Antonio Floris 32enne e Luigi Pittalis, 44enne tutti di Nuoro, finiti in carcere e Alessio Sanna, 34enne di Ghilarza (Obbligo di dimora) e Gianmarco Fiori 28enne di Oristano (Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria)

Dall’indagine Texas Hold’Em gli Agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile oristanese hanno scoperto un elemento mai riscontrato prima nel territorio della Sardegna: è stato infatti trovato e sequestrato quello che dalle intercettazioni è emerso essere il primo hashish prodotto nell’isola. I componenti della banda hanno infatti creato una sorta di derivato della marijuana, molto simile all’hashish, ma di qualità probabilmente inferiore, derivato dalla trinciatura della canapa indiana in fase di deterioramento.

Per limitare le perdite e trarre il massimo guadagno dalle piantagioni, il prodotto veniva trinciato, polverizzato e, a seguito di accurata lavorazione, solidificato. Lo scopo principale era appunto quello di immettere sul mercato un nuovo prodotto, più facilmente trasportabile ed occultabile, compattato in panetti e presentato come hashish di altissima qualità fatto in Sardegna. A differenza dell’hashish, derivato della marijuana e ricavato dalla resina estratta dalla stessa, il nuovo prodotto sardo si presenta come una sorta di mattonella di “spugna per fiori” rigida di colore verdastro. Nell’arco dell’ indagine sono stati sequestrati due panetti di detto stupefacente in due diverse operazioni.