Il sindaco Massimo Zedda: “Litorale un interesse diffuso e omogeneo da tutelare e valorizzare”.
Cagliari e Quartu Sant’Elena, i due Comuni che si affacciano contigui sul Golfo degli Angeli, hanno firmato a Palazzo Bacaredda un accordo per la gestione, il monitoraggio e la salvaguardia delle spiagge, considerando il “litorale un interesse diffuso e omogeneo”, ha scandito il sindaco Massimo Zedda. E per ottimizzare interventi che risulterebbero fortemente limitati da azioni singole e non coordinate, a sottoscrivere il protocollo anche l’Università cittadina che ha elaborato il progetto Neptune2.

“Il protocollo rappresenta un utile e ulteriore importante strumento per la valorizzazione la gestione unitaria dei problemi relativi alla fascia costiera quali sono l’erosione, la tutela della biodiversità e lo sviluppo delle attività legate al mare“, ha aggiunto il sindaco Massimo Zedda, ricordando il Pul (Piano di utilizzo dei litorali) recentemente adottato dal Comune. Ma anche i lavori di riqualificazione del Lungomare che, con oltre 13,5 milioni di euro di investimento, sono state tra l’altro realizzate le pedane di accesso e gli eco-filtri a protezione dell’arenile.

Il documento, presentato oggi (giovedì 21 marzo 2019) al Palazzo Civico di via Roma, inaugura quindi “un modello – ha detto l’assessora alla Pianificazione strategica e territoriale, Francesca Ghirra – che supera i confini amministrativi fra i Comuni per affrontare le politiche del mare con una visione strategica e complessiva con evidenti vantaggi per l’intera costa”.

Con lo stesso approccio anche il professor Sandro DeMuro, coordinatore del progetto di ricerca internazionale. “Neptune2 – ha spiegato – contribuirà alla valorizzazione naturalistico-ambientale e alla completa fruizione turistico-didattica del Poetto e più in generale del compendio ambientale marino costiero e delle aree fronte mare”. Le attività di ricerca del progetto saranno infatti utili per migliorare il governo delle zone dunali, di spiaggia emersa, dell’evoluzione della dinamica dei fondali della spiaggia sottomarina, della sedimentologia e dell’idrodinamica. Obiettivo primario: “la conservazione dell’intero, complesso e vivo sistema litorale, l’individuazione e la sperimentazione di buone pratiche gestionali con  la loro successiva attuazione”.

Da oggi il MedCoastLab (Mediterranean Geomorphological Coastal and Marine Laboratory), laboratorio innovativo specializzato in geomorfologia costiera dell’Università di Cagliari, situato nella via Riva di Ponente nei locali messi a disposizione dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, fornirà quindi regolarmente dati scientifici (ondametrici, idrodinamici, sedimentologici e geomorfologic provenienti anche da centraline di video-monitoraggio costiero) a Cagliari e Quartu Sant’Elena. MedCoastLa sarà anche la sede della banca dati dei sedimenti delle spiagge del golfo di Cagliari e della Sardegna meridionale.

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