Il rifugiato kurdo a Cagliari Erol Aydemir ha intrapreso uno sciopero della fame per la fine dell’isolamento e la liberazione del leader kurdo Abdullah Öcalan.

Il 30enne Erol Aydemir, rifugiato kurdo a Cagliari di prossima iscrizione al corso di laurea in Agronomia presso l’Università di Sassari, si unisce allo sciopero della fame di migliaia di kurdi in Medio Oriente e in Europa che stanno così protestando contro le condizioni di completo isolamento del leader kurdo Abdullah Öcalan che da vent’anni si trova nell’isola-carcere in Imrali in Turchia e per la sua liberazione.

Öcalan, conosciuto anche come il “Mandela della Turchia”, fu rapito dalle forze speciali turche dopo la sua visita in Italia nel 1999.

Abdullah Öcalan, sul quale migliaia di kurdi ripongono la speranza per un futuro di pace e di libertà democratiche, abbandonò l’Italia aderendo alle richieste dell’allora governo d’Alema che agì sotto le pressioni americane e turche.

L’estrema protesta, iniziata da Leyla Güven, parlamentare HDP in Turchia, che oggi si trova in gravi condizioni di vita dopo 134 giorni di sciopero della fame, ha già causato due morti e problemi di salute a decine di persone che si trovano al momento in condizioni decisamente critiche.
L’obiettivo di questa iniziativa è anche quello di sollecitare l’attenzione dell’Unione Europea e dell’Italia sulle imbarazzanti relazioni politiche, economiche e militari con lo stato turco che ne condizionano l’operato.