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Proteggere la società civile dagli abusi e sostenerla nella promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali attraverso programmi di ricerca e di intervento da attuarsi in Paesi extraeuropei. Questo l’obiettivo del progetto di ricerca “Empowering Persons with Psychosocial Disabilities to Fight for their Rights”, presentato oggi alla Fondazione di Sardegna. L’iniziativa è coordinata da Mauro Giovanni Carta, docente dell’Università di Cagliari nell’ambito del programma europeo Eidhr: partner sono l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite sui Diritti Umani.

Le persone con disabilità psicosociale sono pressoché ovunque stigmatizzate e discriminate, mentre le strutture deputate alla loro cura offrono spesso servizi di scarsa qualità. In questi luoghi sono frequentemente violati i diritti di chi dovrebbe essere curato, e questo ne ostacola la guarigione, la riabilitazione e il processo d’inclusione sociale. Condizioni di vita deprecabili, mancanza di igiene e sovraffollamento sono comuni, cosi come violenze, abusi, uso di pratiche coercitive e negligenza. L’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, nel gennaio 2017, ha raccomandato come prioritario il porre fine a queste violazioni. Per raggiungere questi obiettivi l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha sviluppato il “WHO QualityRights project”, un’azione che supporterà l’inclusione sociale delle persone con disabilità psicosociale e le organizzazioni che ne difendono i diritti.

Le Nazioni Unite hanno indicato il gruppo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che lavora al progetto “QualityRights”, di cui fa parte l’Università di Cagliari, come il referente per gli Stati che volessero iniziare un percorso di cambiamento. In particolare, l’Ateneo ha messo a punto la metodologia e gli strumenti standardizzati per la valutazione della qualità delle cure centrata sui diritti degli utenti, per la messa in atto dei piani di miglioramento e per la misura del miglioramento stesso. Il progetto condurrà una valutazione standardizzata della qualità delle cure negli ospedali psichiatrici e in alcuni servizi di cure comunitarie di Ghana, Libano e Armenia attraverso l’approccio e gli strumenti del protocollo WHO Quality Rights.