“Questa mattina ho protocollato un odg, (firmato da tutti i consiglieri di minoranza) da sottoporre al prossimo consiglio comunale.

La città di Oristano deve chiedere a gran voce, in tutte le sedi opportune, che venga ritirato dalla commissione giustizia il disegno di legge Pillon perché costituisce un vero e proprio attentato alla sicurezza delle donne e dei bambini e perché propone una visione sociale di particolare arretratezza in merito alle pari opportunità e al dibattito sui diritti umani, specialmente su quelli acquisiti, costantemente messi in discussione da derive nostalgiche che nulla hanno a che fare con il diritto e con i trattati internazionali, che sono leggi dello Stato.

Oristano, la città che grazie alla sensibilità e alla particolare eredità ricevuta dalla Giudicessa Eleonora, pioniera dei diritti delle donne e dei bambini, è capofila nella lotta contro la violenza di genere, ha il dovere morale di andare oltre le manifestazioni e le ricorrenze internazionali e dare un forte segnale di civiltà, dicendo no a questo disegno di legge.

Non ci può essere alcuna negoziazione politica sulla pelle delle donne e dei bambini, e non si può permettere, per nessun motivo, che ragioni prettamente utilitaristiche mettano a repentaglio la sicurezza, la fiducia nelle istituzioni e i percorsi di autodeterminazione da parte di chi si trova in situazione di difficoltà e pericolo, in un momento in cui è all’evidenza di tutti che ci si trova davanti ad un’emergenza che vede una donna morta (spesso coi i suoi figli), ammazzata per violenza domestica.

Mi aspetto che anche Oristano, così come hanno già fatto tante città italiane, trasversalmente, abbia coscienza della sua eredità storica e culturale e come sempre ha fatto, dare lezioni di civiltà”.

Patrizia Cadau, consigliera comunale (M5s) Oristano