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Faita FederCamping Sardegna ha riunito gli operatori del settore turistico, agroalimentare, naturalistico e dei beni culturali. L’obiettivo? Rilanciare il turismo sardo offrendo al viaggiatore un percorso esperienziale completo che lo faccia immergere a 360 gradi nella cultura sarda. Il campeggio diventa così una nuova occasione e soprattutto un modo per far conoscere ai turisti, italiani e stranieri, le eccellenze del territorio, siano esse le spiagge, la natura, i tesori culturali o la qualità enogastronomica.

Per questo motivo è stato firmato un protocollo d’intesa sulla valorizzazione turistica della cultura materiale e immateriale della Sardegna attraverso azioni congiunte di gestione, promozione e fruizione dei circuiti del patrimonio culturale, artistico, ambientale e antropologico. Il documento è stato siglato da Faita FederCamping Sardegna, che associa 52 campeggi e villaggi, e oltre 50 soggetti, tra enti e associazioni, che rappresentano il mondo turistico, culturale, ambientale e produttivo sardo.

Contestualmente alla firma dell’intesa, Faita ha anche annunciato l’accordo con Coldiretti per la promozione dei prodotti agroalimentari sardi all’interno delle proprie strutture. “Oggi è stata posta una pietra miliare per il turismo sardo – ha detto Nicola Napolitano, presidente regionale dell’associazione – Per reagire alle evoluzioni di mercato è necessario più che mai unirsi e lavorare insieme per offrire un percorso fatto di esperienze, cultura e natura. Il protocollo firmato è un patto ampio e volontario che sarà seguito da accordi bilaterali con i diversi attori, come già avvenuto recentemente, a gennaio, per il progetto Sardegna Green Camping, una fruttuosa collaborazione con Legambiente Turismo per promuove la sostenibilità delle nostre strutture”.