“A Oristano si può fare molto di più per i giovani”. E’ una sorta di appello quello che il questore Ferdinando Rossi lascia alla città e alle sue istituzioni al momento di lasciare l’incarico per andare a ricoprire lo stesso ruolo a Brindisi in una realtà sicuramente più complessa di quella oristanese.

Forse oltre al fatto che “può” avrebbe voluto dire anche che “deve” fare di più per i giovani, ma si è limitato a ricordare che subito dopo il suo arrivo, nel mese di giugno dello scorso anno, ha promosso in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale un concorso per i ragazzi delle scuole primarie sul tema “Pretendiamo legalità”, che ha coinvolto centinaia di ragazzi e che le scuole vincitrici saranno premiate in occasione della prossima Festa della Polizia.

Prima di lasciare Oristano – al suo posto è in arrivo da Nuoro Giusy Stellino, la prima donna questore in Sardegna – Rossi ha voluto inoltre sottolineare l’impegno di tutta la Polizia e in particolare della Squadra Mobile e del suo dirigente Samuele Cabizzosu nell’azione di contrasto delle attività di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti, culminata proprio nelle scorse settimane in un blitz che ha permesso di sgominare una banda che controllava l’intera filiera della marijuana ed era pronta a immettere sul mercato il primo hashish prodotto in Sardegna.

Risultati operativi da record rispetto a quelli che ha definito “periodi bui del passato” ricordando che nel 2018 il numero degli arresti eseguiti è stato triplicato rispetto al 2017 e che nei primi tre mesi dell’anno in corso i numeri del 2018 sono già stati raggiunti e superati.