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“Non riusciamo a capire perché Luigi Di Maio e Matteo Salvini non vogliano fare ripartire lo stabilimento ex Alcoa, oggi Sider Alloys, di Portovesme. Oltre 500 posti di lavoro e la possibilità di rilanciare un comparto manifatturiero di qualità, quello dell’acciaio, rispetto al quale a Portovesme, con Sider Alloys ed Eurallumina, si può fare l’intero ciclo produttivo, rischiano di andare in fumo perché il Governo del cambiamento non vuole rinnovare le condizioni che garantiscono costi energetici sostenibili?”.

Lo afferma, in una nota, la deputata del Pd Romina Mura. “Con Carlo Calenda e con i governi Renzi e Gentiloni – prosegue l’esponente dem – attraverso la Legge europea e i relativi decreti attuativi, l’inserimento di Portovesme fra le aree di crisi complessa, il Contratto di sviluppo e Invitalia, avevamo costruito una cornice favorevole alla ripartenza della produzione di alluminio primario e al rilancio del Sulcis Iglesiente. Abbiamo davvero difficoltà a capire il perché di questo immobilismo. Ieri sono intervenuta in Aula per sottoporre all’attenzione del Governo la drammatica situazione che stanno vivendo i lavoratori che dall’1 gennaio non percepiscono più alcun ammortizzatore sociale. Come gruppo del Partito democratico depositeremo specifica interpellanza per avere risposte chiare e per sollecitare azioni concrete. È davvero inaccettabile – conclude Mura – dopo tutto il lavoro fatto dalle istituzioni e dai lavoratori, che questa importante intrapresa manifatturiera venga abbandonata al proprio destino da forze politiche, che nel Sulcis Iglesiente più che altrove, promisero il miracolo”.