Carabinieri

Il Tribunale di Lanusei (Nu) ha condannato Marian Mula alla pena di 8 anni di reclusione e di 1.800 euro di multa. Mula, insieme a Girolamo Cangialosi, ad Andrea Melis e al minore U.A., nei cui confronti procede separatamente il Tribunale dei minori, doveva rispondere delle accuse di rapina aggrava in concorso, di sequestro di persona e di porto abusivo d’armi, anche se per quest’ultimo reato vi è stata assoluzione, verosimilmente perché non è stato possibile sciogliere il dubbio che potessero essere state usate armi finte.

I fatti, di notevole gravità e che crearono allarme sociale, erano avvenuti il 27 luglio 2014 a Bari Sardo. I malfattori avevano fatto irruzione in una casa dove tre anziani, un uomo e due donne, erano stati picchiati, immobilizzati e costretti, sotto la minaccia di armi, a consegnare le chiavi dell’armadio blindato dove erano custoditi monili, carnet di assegni e denaro in contanti per circa 9.000 euro. I tre, con i polsi ancora legati e la bocca fasciata con nastro adesivo, erano state rinchiuse all’interno di una stanza da letto.

Le complesse indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Lanusei, unitamente a quelli della Stazione dei Bari Sardo, hanno permesso di identificare gli autori della rapina e di provare la loro responsabilità. Le articolate indagini tecniche sviluppate dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Lanusei nei confronti del Mula nel periodo di indagine consentivano inoltre di fornire determinanti indicazioni che permettevano ai Carabinieri del Comando Provinciale di Modena e agli agenti della Questura di Modena di trarre in arresto nella flagranza di reato lo stesso Mila che, alle 14 del 30 maggio 2015, insieme ad un soggetto residente a Modena, consumavano una ulteriore rapina a mano armata nella Farmacia di viale dei Miuratoe. Le dichiarazione rese dagli arrestati in quella occasione permettevano di scoprire le dinamiche e gli autori di altre due rapine delle quali una eseguita il 19 settembre 2014 sempre presso la stessa farmacia “Santa Caterina” di viale Muratori ed una eseguita l’11 marzo 2015 presso l’esercizio commerciale “Forno caffetteria” , sempre a Modena.