“La vicenda che vede vittima-protagonista Paolo Palumbo non può lasciare indifferenti. Richiede un intervento immediato di un organismo istituzionale che sappia ascoltare e parlare con voce ferma e determinata su quale strada percorrere per raggiungere l’obiettivo. Il ragazzo non può essere lasciato solo, occorre che si facciano carico della situazione l’Ordine dei Medici provinciale di Oristano e quello regionale”.

Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, esprimendo “viva preoccupazione per il protrarsi di una pur legittima protesta che rischia di degenerare in modo irreversibile”.

“Paolo Palumbo – afferma – chiede di poter accedere a una cura sperimentale che sta dando dei risultati positivi in altri Paesi. Affinché possa raggiungere questa opportunità sono necessari dei passi significativi da parte di più Istituzioni. Il giovane chef ha assunto una posizione durissima. Da otto giorni digiuna costringendo il suo organismo peraltro già logorato dalla malattia in uno stato di prostrazione”.

“Occorre intervenire subito garantendo al giovane il sostegno delle Istituzioni maggiormente titolate a raccogliere e valutare le sue richieste. Sono convinta che davanti a un impegno formale da parte dell’Ordine dei Medici la vicenda può avere una positiva svolta. Lasciare questo giovane da solo a combattere non è un bel segnale per la nostra società. Troppo spesso i malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica sono costretti a far sentire la loro voce con gesti dimostrativi estremi. In questo caso – conclude Caligaris – è impossibile continuare a far finta di nulla”.