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Hanno giurato i nuovi 60 consiglieri del Consiglio regionale sardo, tra loro anche il nuovo presidente della Regione. Stamattina nel palazzo di via Roma è ufficialmente iniziata la XVI legislatura della Regione sarda.

A presiedere l’Assemblea è il consigliere più anziano, Giorgio Oppi.

La seduta è iniziata in ritardo per consentire alla maggioranza di raggiungere un accordo sugli assessori. All’ordine del giorno anche l’elezione del presidente del Consiglio regionale.

La maggioranza richiesta è di due terzi dei componenti l’Assemblea (40 voti su 60) con votazione a scrutinio segreto. Se nessuno riporterà la maggioranza, si procederà, entro i successivi tre giorni, ad una nuova votazione nella quale sarà richiesta la maggioranza dei due terzi dei votanti, computando tra i voti anche le schede bianche. Dal terzo scrutinio sarà sufficiente la maggioranza semplice dei componenti (31 su 60).

Le operazioni sono in corso. Sui sessanta consiglieri incombe lo spettro delle porte girevoli del Consiglio che avevano distinto la passata legislatura. Al momento è già stato presentato un ricorso sulla raccolta delle firme in vista del voto del 24 febbraio, che potrebbe costare il seggio a una decina di eletti.

Subito dopo la chiusura dei lavori in Consiglio regionale, il coordinatore della Lega per la Sardegna Eugenio Zoffili ha convocato un vertice della coalizione di centrodestra. “La Lega ha invitato tutti i componenti del tavolo regionale a partecipare con effetto immediato”, ha detto il parlamentare del Carroccio.

“L’Anci Sardegna esprime i migliori auguri di buon lavoro ai neo nominati assessori regionali e l’auspicio che nelle prossime ore la compagine governativa venga completata e che sia eletto il nuovo Presidente dell’Assemblea del popolo sardo”. Lo afferma il presidente regionale dell’Associazione dei Comuni, Emiliano Deiana. “Occorre difatti una Giunta Regionale pienamente operativa e in grado di affrontare, sin da subito – prosegue Deiana – le molte emergenze della Sardegna: riforme, disoccupazione, povera e disuguaglianze, diritti sociali, diritti di cittadinanza (salute, mobilità, digital divide). Ai nuovi assessori e al Presidente Solinas, l’Anci Sardegna garantisce un confronto franco e leale sui temi caldi della nostra isola”.