“Dopo una campagna elettorale piena di annunci e propaganda, il centrodestra presenta una giunta dimezzata che non rispetta nemmeno la rappresentanza di genere: esattamente il contrario di ciò che serve alla Sardegna”. Lo ha detto, a nome della coalizione di centrosinistra, il consigliere regionale Massimo Zedda.

L’ex sindaco di Cagliari attacca: “Salvini aveva detto che avrebbero fatto la Giunta in un quarto d’ora, invece hanno fatto un quarto di Giunta. Questa maggioranza egemonizzata dalla Lega è eterodiretta, espressione di interessi che sono al di fuori della Sardegna e questo rappresenta un pericolo”. Per l’ex presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau (Pd), “il centrodestra ha cominciato malissimo, costringendo la Sardegna ad aspettare ancora, e chissà fino a quando, un governo in grado di governare e un Consiglio in grado di lavorare”. Va sottolineata in negativo, ha detto infine, “anche l’incapacità di esprimere un presidente, una falsa partenza che non ha precedenti nella storia autonomistica”.

Per Daniele Cocco (LeU) “dalla propaganda del tutto e subito si è arrivati ad una battuta d’arresto preoccupante per la Sardegna e per i principali problemi che è chiamata ad affrontare subito, a cominciare dalla vertenza sugli accantonamenti ed i 285 milioni che ci deve lo Stato”. Francesco Agus (Campo Progressista) ha messo in evidenza il contrasto enorme fra le “dichiarazioni di una maggioranza dove tutto doveva sempre filare liscio ed una figuraccia che, probabilmente, non ha precedenti in tutte le Regioni d’Italia”. Eugenio Lai (LeU), sulla composizione incompleta della Giunta, ha affermato che “o il governatore Solinas è un superuomo che regge cinque assessorati sulle spalle o siamo di fronte, e questa è la verità, ad una furiosa lotta di potere, sulla spalle di una Sardegna che continua a soffrire moltissimo, come dimostrano gli scioperi dei lavoratori Aras ed Aias”.

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