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“Il fatto di ieri notte è solo la punta di un iceberg che ci impone una reazione seria, fatta soprattutto di una proposta di valori, di attenzioni, di ascolti, di luoghi e di progetti. Ci riguarda tutti. Nessuno si tiri indietro”. Così il sindaco di Alghero, Mario Bruno, su Facebook, commenta l’omicidio avvenuto in pieno centro: sia vittima che assassino hanno soltanto 18 anni.

“Oggi è però ancora una giornata di dolore, di vicinanza concreta a Mariella e Antonello – scrive il primo cittadino di Alghero – di riflessione seria anche sulla nostra adeguatezza a essere testimoni e promotori di una proposta diversa di vita, di comunità educante, che esige, mentre ancora ci asciughiamo le lacrime, una forte reazione collettiva. Come amministrazione comunale – ricorda Bruno – abbiamo messo le risorse nel bilancio appena approvato per un progetto concreto per gli adolescenti della nostra città. Voleva essere un segnale, e ancora di più oggi lo è.

Un lavoro voluto con l’ufficio politiche familiari istituito all’interno del Comune di Alghero guardando proprio ai giovanissimi della città e che ci ha visti interrogarci anche a fine gennaio scorso sul tema: “la fatica di crescere. Fattori di rischio e fattori protettivi per costruire una comunità educante” con il Serd, professioniste e consulenti di progettazione e l’Università di Sassari. Da qui è nato il progetto appena finanziato (il bilancio è stato approvato solo a fine marzo) per provare a mettere le basi di una comunità educante in un percorso concreto, che coinvolga scuola, parrocchie, gruppi, volontariato, associazioni di categoria, famiglie, che istituisca gli ‘assistenti e gli educatori di strada’”.

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