Una volante della Polizia

“Per noi la presenza dei vertici dello Sco è importante perché rientra in quel patto che abbiamo stretto col capo della polizia, Franco Gabrielli, il quale si è rivelato uomo di parola inviando in questo territorio non solo più uomini, ma anche gli uomini migliori”. Lo ha detto il Procuratore antimafia di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel corso della conferenza stampa a Vibo Valentia sull’operazione “Rimpiazzo” che ha portato all’arresto di 31 presunti affiliati alla cosca dei “Piscopisani”.

Gratteri ha rilevato anche come l’indagine “abbia evidenziato che la cosca dei ‘piscopisani’ non é omologabile a tante altre. I suoi componenti avevano pensato di sostituirsi ai Mancuso in una grande porzione di territorio, quella di Vibo Valentia e delle frazioni, commettendo una vasta gamma di reati identificativi della ‘ndrangheta, compreso il traffico di cocaina sia sul territorio locale che in ambito nazionale, e vendendo lo stupefacente anche a gruppi criminali di Palermo”.

“Noi non faremo mancare l’appoggio alle forze di polizia presenti nel Distretto della Corte d’appello di Catanzaro, incrementando le risorse, ove possibile, perché la Calabria è una priorità non solo nazionale ma mondiale”. Lo ha detto il direttore dello Sco, Alessandro Giuliano, nel corso della conferenza stampa a Vibo Valentia sull’operazione “Rimpiazzo” contro la cosca di ‘ndrangheta dei “Piscopisani”. “Bisogna continuare – ha aggiunto Giuliano – a porre l’attenzione sui fenomeni di ‘ndrangheta, in Calabria e in tutto il territorio nazionale, ed è quindi importante che se ne parli. La cosca dei ‘piscopisani’ occupava il territorio lasciato vuoto dai Mancuso, con rapine ed estorsioni ai danni di aziende, locali pubblici ed attività ricettive, accompagnate da atteggiamenti violenti nei confronti delle vittime, e con l’intestazione fittizia di beni”.

Hanno collaborato con gli investigatori alcune delle vittime delle estorsioni attuate dalla cosca di ‘ndrangheta dei “Piscopisani”, che volevano in questo modo imporre il loro predominio sul territorio spodestando i Mancuso, gruppo criminale tradizionalmente dominante a Vibo Valentia e provincia. É quanto si é appreso nel corso della conferenza stampa svoltasi nella Questura di Vibo Valentia sui 31 arresti eseguiti stamattina su direttive della Dda di Catanzaro. I dirigenti delle Squadre mobili di Catanzaro e di Vibo Valentia, Marco Chiacchiera e Giorgio Grasso, hanno fatto riferimento all’apporto fornito da alcuni collaboratori di giustizia, “che hanno supportato – hanno detto – gli elementi probatori acquisiti nel corso della prolungata ed intensa attività d’indagine”. Gli indagati nell’inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro sono, complessivamente, 50.

Tra gli indagati dell’inchiesta “Rimpiazzo” contro la cosca di ‘ndrangheta dei “Piscopisani” c’é la madre del presunto boss Rosario Fiorillo. Secondo l’ipotesi accusatoria, la donna, quando si recava in carcere a trovare il figlio detenuto, raccoglieva le disposizioni di Fiorillo per poi comunicarle ai suoi sottoposti.