Meno reati in provincia di Nuoro. E’, in sintesi, il dato che emerge dalla cerimonia per il 167/o anniversario della Polizia di Stato che si è svolto oggi nell’auditorium dell’Isre a Nuoro a cui hanno preso parte il Questore Massimo Colucci e tutte le autorità civili, militari e religiose del territorio. In particolare diminuiscono rispetto al 2018 gli omicidi, i tentati omicidi, le rapine, i danneggiamenti da incendi e anche i reati inerenti gli stupefacenti.

“Anche quest’anno ‘Esserci sempre’ è il motto che sintetizza lo spirito di missione della Polizia di Stato – ha detto nel suo discorso il Questore di Nuoro Massimo Colucci – Anche se la situazione complessiva della sicurezza pubblica a Nuoro evidenzia un decremento percentuale della commissione di reati, non è assolutamente possibile abbassare i livelli di guardia.

Diverse nel corso dell’anno sono state le operazioni straordinarie di Polizia ad alto impatto, tra le quali ‘Action Day’ per prevenire e contrastare la contraffazione e l’abusivismo commerciale, ‘Ultimo miglio’ per contrastare e disincentivare azioni terroristiche, ‘Security Breath’, ‘Safety car 2’ e ‘periferie sicure’, tutte finalizzate al contrasto del fenomeno criminale. Importante – ha ricordato – è stata anche l’attività antiterrorismo della Digos che ha portato all’arresto in Macomer di un profugo palestinese accusato di aver aderito all’organizzazione terroristica Isis”. Dall’1 aprile 2018 al 1 marzo 2019 in provincia di Nuoro si contano un omicidio, otto tentati omicidi, 25 rapine, 29 estorsioni, 106 reati legati agli stupefacenti e 76 danneggiamenti per incendi. “In questo anno – ha proseguito Colucci – abbiamo impiegato 8.214 pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e 5.208 pattuglie della Sezione Polizia Stradale di Nuoro.

Un dispiegamento che ha portato al controllo di 47.853 veicoli e 69.093 persone, 1.100 denunce e 99 arresti”. Infine il Questore ha ricordato l’attività di prevenzione: “La Polizia di Stato è scesa più volte in piazza e nelle scuole, a fianco delle fasce più deboli e delle donne vittime di violenza”.