Monta la protesta di pazienti e familiari del Centro Dialisi di Ozieri per “l’insufficienza e la scarsa qualità dei panini a loro destinati”. Il presidente dell’Asnet (Associazione Sarda Nefropatici Emodializzati Trapiantati), Giuseppe Canu, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, lancia l’allarme e chiede all’Ats “una maggiore sensibilità per tutti i pazienti e il ripristino delle normali condizioni di assistenza”.

“I dializzati – spiega Canu – raccontano come i panini che quotidianamente vengono loro serviti da qualche tempo sarebbero forniti, due volte la settimana, da un panificio di Porto Torres e una volta giunti all’ospedale di Ozieri sarebbero conservati in freezer per due o tre giorni e ai dializzati, spesso, vengono consegnati con il companatico ancora parzialmente congelato, quindi non commestibile. Ma le segnalazioni che ci provengono non si fermano solo al Centro Dialisi – prosegue Canu – qualche paziente che è stato ricoverato ci ha raccontato come anche nei reparti il cibo per i degenti sarebbe servito in forte ritardo rispetto agli orari previsti per la regolare terapia (vedi ad esempio i diabetici), risultando spesso freddi, a volte anche con le confezioni non sigillate. Si tratta di una grave carenza – evidenzia Canu – perché questi pazienti, e parliamo dei dializzati, ma non solo, devono obbligatoriamente seguire anche nell’alimentazione le prescrizioni mediche per cui, arrivando di mattina presto e a digiuno per sottoporsi alle analisi di routine prima di essere attaccati ai reni artificiali, non possono restare tutta una mattina a digiuno, mettendo a rischio la loro salute. Nonostante questo pericoloso rischio – conclude Canu – se entro la settimana prossima non saranno ripristinati i normali servizi relativi ai pasti, i dializzati di Ozieri si rifiuteranno per protesta di prendere i panini forniti dall’ospedale e sarà l’Asnet a farsi carico dei panini per i dializzati che verranno consegnati loro prima dell’ingresso in ospedale”.