E’ un indagine “destinata ad allargarsi” quella condotta dalla Guardia di Finanza su una decina di concorsi per assunzioni all’ospedale di Perugia che sarebbero stati pilotati. Lo ha appreso l’ANSA da fonti inquirenti. L’inchiesta si incentra “principalmente” sull’ospedale del capoluogo umbro. Ma potrebbe estendersi – secondo quanto si è appreso – anche ad altri settori della sanità e della politica legata al Pd.

L’indagine ha portato agli arresti domiciliari il segretario del Pd dell’Umbria Gianpiero Bocci e l’assessore regionale alla Salute e coesione sociale Luca Barberini. Stesso provvedimento per il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Emilio Duca e per il direttore amministrativo della stessa azienda. Anche il presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, Pd, è indagata nell’inchiesta. Al momento non si conoscono gli addebiti nei suoi confronti.

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha dato indicazione di convocare l’unità di crisi permanente del Ministero. “Cacceremo le mele marce, subito, perché non può esserci salute senza legalità”, ha affermato il ministro.

La procura e la Guardia di Finanza si sono trovati davanti una sorta di “muro di omertà”. Una situazione per gli inquirenti “bloccata” da diversi anni. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori quella che anche gli esclusi dai concorsi “pilotati” potrebbero avere ricevuto promesse di futuri benefici per non segnalare quanto successo.

“Dopo l’autosospensione del Segretario regionale dell’Umbria, il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha deciso immediatamente di commissariare la Federazione Regionale del Pd dell’Umbria con l’onorevole Walter Verini, Presidente del Pd dell’Umbria”. E’ quanto si legge in una nota del Pd.

“Senza entrare nel merito degli ultimi arresti i cittadini dell’Umbria sono malgovernati da troppo tempo; elezioni Regionali subito”  afferma il vicepremier Matteo Salvini in merito alle vicende che stanno coinvolgendo la Giunta Regionale umbra, guidata dal Pd.

“Quel che è accaduto oggi in Umbria è molto grave, lo è soprattutto perché parliamo di sanità, della salute delle persone, su cui per anni la politica ha speculato senza mostrare vergogna. Dobbiamo togliere la sanità pubblica dalle mani dei partiti. Bisogna slegare le nomine negli ospedali dalla politica. Bisogna fare una legge per introdurre un sistema più meritocraticratico ed efficiente, con concorsi trasparenti”. Lo dichiara Luigi Di Maio.