Un telescopio di terza generazione potrà osservare le onde gravitazionali dell’universo dal profondo della miniera dismessa di Sos Enattos a Lula, nel Nuorese. E’ ciò che studiosi e rappresentanti delle istituzioni cercano di realizzare con “Einstein Telescope” (Et) e se tutto andrà per il verso giusto – la Sardegna resta in gara a livello europeo insieme a un altro sito collocato tra l’Olanda il Belgio e la Germania – l’Isola sarà protagonista di un progetto avveniristico che, nel 2022, quando si saprà il risultato della gara, porterà studiosi di tutto il mondo a disegnare un modello di sviluppo alternativo.

Nel frattempo nella miniera di Sos Enattos, è stato inaugurato il primo laboratorio di superficie, alla presenza di personalità del mondo della fisica, che hanno verificato lo stato di avanzamento dei lavori dopo l’allestimento del laboratorio sotterraneo SarGrav destinato a ospitare esperimenti di fisica di precisione sulla gravità. Al progetto Et – iniziato nel 2008 e proseguito con interventi nel sottofondo dal 2011 al 2017 – collaborano l’Università di Sassari, l’Istituto nazionale di Fisica Nucleare (Infn), la Regione Sardegna (che ha già investito 2milioni di euro) e il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (con altri 17 milioni).

“Oggi abbiamo inaugurato il laboratorio di superficie di una infrastruttura di ricerca che ha il suo cuore nella miniera di Sos Enattos dove in una caverna si stanno prendendo misure che caratterizzeranno da un punto di vista sismico questa zona e potranno poi permettere la candidatura di questo sito ad ospitare l’Einesten Telescop – ha spiegato il rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli – L’infrastruttura rappresenta una possibilità reale di poter avere un laboratorio internazionale di primissima qualità in Sardegna. L’isola sarebbe attrattiva non solo per il turismo ma diventerebbe un luogo della ricerca più avanzata con strutture all’avanguardia”. Per gli studiosi la miniera di Lula è il sito ideale per l’osservazione dell’Universo.

“Avendo caratteristico tecniche molto elevate, ET è il progetto ci permetterà di ascoltare le onde gravitazionali dall’inizio dell’Universo e di capire per esempio la sua origine e la sua evoluzione – ha illustrato Michele Punturo fisico dell’Infn – Il sito, con un rumore sismico a bassissimo livello, permetterà di sentire l’universo nella bassa frequenza, e ascoltare per esempio i buchi neri estremamente massicci che portano molte informazioni di fisica”. Le ricadute socio economiche nel territorio sono state illustrate dall’economista dell’Università sassarese Luca Deidda: “La costruzione della struttura nei nove anni previsti per la realizzazione alimenterebbe in volume d’affari di 3,5milardi di euro e un’occupazione di circa 20mila persone tra diretti e indotto: serviranno strumenti altamente tecnologici ma anche manutentori per esempio, in un impatto che sarebbe distribuito a livello nazionale ed europeo. Ma per l’isola significherebbe il cambio di paradigma sia a livello culturale che economico”.