Un nuovo Hub per Barilla in Italia: è quello inaugurato oggi nella piattaforma del Porto industriale di Cagliari, nei magazzini del gruppo Grendi al quale la multinazionale di Parma ha deciso di affidarsi per le sue attività di stoccaggio e distribuzione in Sardegna. Una scelta fatta nel pieno rispetto della missione aziendale “Buono per te, Buono per il pianeta”, individuando le modalità per ridurre al massimo l’impatto ambientale. “Nell’Isola avevamo un punto a Villacidro e abbiamo cercato di individuare una soluzione per ridurre al minimo la distanza tra punto di sbarco delle merci e lo stoccaggio”, ha spiegato Riccardo Stabellini della Logistica Italia-Barilla.

Nella selezione finale sono stati considerati una serie di aspetti, e “abbiamo cercato il meglio con l’obiettivo di aumentare i fornitori e diversificare”. Grendi, appunto, che dal 1936 è attivo in Sardegna occupandosi di logistica da e per l’Isola con magazzini, camion e linea marittima. Nella fase iniziale, durata cinque mesi, Grendi ha assunto direttamente la gestione di Villacidro assorbendo tutto il personale diretto ed indiretto. Successivamente, ad inizio marzo, le scorte di prodotto e tutte le attività sono state trasferite nel magazzino del Porto Canale di Cagliari.

Tra gli artefici principali dell’intesa, l’amministratore delegato di M. A. Grendi dal 1928, Costanza Musso, che ha illustrato le strategie future della compagnia: “Il volano del trasporto nave-terminal-magazzino nel porto di Cagliari si è rilevato vincente, connettendo tutti gli anelli della catena logistica mare-terra con tempistica, impatto ambientale e costi ottimali. E’ un modello che funziona e che va implementato”. Musso ha annunciato che “Grendi è pronta a raddoppiare il magazzino: ha già richieste in questo senso dai suoi clienti e sta studiando un progetto che prevede di costruire un nuovo deposito a Cagliari, aggiungere una nave e aumentare l’occupazione di altre 100 persone a magazzino realizzato”.

Tuttavia, ha sottolineato Antonio Musso, ad di Grendi Trasporti Marittimi, “anche per la costruzione del secondo magazzino nell’area vicina al porto la situazione non si prospetta semplice: sembra che l’intera area del Porto Canale sia priva di autorizzazione paesaggistica, per un errore procedurale in fase di costruzione dell’opera, con la conseguenza che al momento appare impossibile costruire qualunque edificio. Le istituzioni stanno cercando una soluzione e i recenti sviluppi sul progetto dello stadio di Cagliari ci lasciano ben sperare per il nostro progetto”. Presente all’inaugurazione dell’hub anche il presidente dell’Autorità portuale Mari di Sardegna, Massimo Deiana: “Abbiamo un porto importante con problematiche drammatiche, un’iniziativa di questo genere può fare da apripista anche perché a breve avremo la Zona economica speciale. Siamo disponibili ad affrontare sfide con chiunque voglia investire da queste parti”.