Il centrosinistra al lavoro per chiudere il cerchio sulla scelta del candidato sindaco di Cagliari in vista delle amministrative del 16 giugno. Lunedì alle 18 la coalizione si siederà attorno a un tavolo per prendere una decisione. Due le opzioni: candidato condiviso o primarie. La seconda è molto più probabile. Sinora solo l’assessora all’Urbanistica uscente, Francesca Ghirra (Campo Progressista), si è fatta avanti in modo formale. Ma il Pd ritiene di avere gli uomini giusti per aspirare alla guida della città. Qualcuno ha dato la sua disponibilità.

Il consigliere Matteo Lecis Cocco Ortu, per esempio. Non il giornalista Paolo Matta, che pure due giorni fa ha incontrato Emanuele Cani. Ma oggi il segretario regionale del Pd precisa che “è stato utile dialogare con Matta, ascoltare le sue idee in merito alla città, e i suoi propositi in prospettiva delle prossime elezioni comunali, come peraltro fatto i giorni scorsi con altri esponenti riconducibili al centrosinistra”. Tuttavia, “in questo contesto è bene precisare che non si è parlato di alcuna ipotesi di candidatura a sindaco e il sottoscritto non ha avanzato alcuna proposta in tal senso”. Ad ogni modo lunedì si giocherà a carte scoperte, anche perché il tempo stringe. “Quali sono i candidati disposti a correre per le primarie e quindi per le amministrative?”, sarà il quesito che rimbalzerà sul tavolo.

“Riteniamo che qualunque proposta per essere definita unitaria non possa essere in discontinuità con l’esperienza di governo rappresentata dalla giunta Zedda e debba rappresentare la politica con un taglio di rinnovamento come è stato per la classe dirigente emersa negli 8 anni di governo della città”, fa sapere oggi il cofondatore di Sardegna in Comune e assessore allo Sport uscente Yuri Marcialis. Se oltre alla Ghirra ci saranno altri nomi, le primarie saranno inevitabili. La coalizione – la stessa che ha sostenuto Massimo Zedda alle regionali – ha già condiviso una bozza di regolamento. Data probabile per la consultazione, il 28 aprile. Tutto più facile a Sassari, dove le forze politiche dsembrano convergere sul nome del giudice Mariano Brianda.