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Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato un ordine del giorno che impegna il Sindaco e la Giunta a contrastare il disegno di legge Pillon che introduce una serie di modifiche al Codice Civile in materia di diritto di famiglia, separazione e affido condiviso dei minori. L’ordine del giorno della minoranza, prima firmataria Patriza Cadau, è stato approvato a maggioranza: 16 voti a favore, 2 contrari e 1 astenuto.

Illustrando l’argomento, Patrizia Cadau (Cinquestelle) ha sottolineato i pericoli insiti nel disegno di legge: “Le iniziative del Senatore Pillon riportano a condizioni di arretratezza e pericolosità sociale e non si può spaccare la società civile sui diritti acquisiti. Bisogna richiamare all’ordine civile i nostri rappresentanti nelle istituzioni e bloccare questa iniziativa”.

“Poco mi importa – ha detto – che il Senatore Pillon si ispiri al modello svedese o americano, qui la realtà è diversa. Oristano, coerentemente con le sue battaglie e con la sua storia (scarpette rosse e Eleonora d’Arborea) deve battersi contro questo disegno di legge. Chiediamo la piena attuazione
della convenzione di Istanbul che è legge dello stato”.

Nel corso del dibattito il Sindaco Andrea Lutzu si è detto orgoglioso azioni di cui si rende protagonista la città: “Sono orgoglioso delle scarpette rosse in ceramica e del fatto che Oristano sia contro la violenza alle donne”. “Sono contrario alla proposta Pillon, ma va fatta una riflessione a 360 gradi – ha aggiunto -. Nel 98% dei casi i figli vengono affidati alle madri ed è impensabile che solo nel 2% dei casi il figlio sia affidato al padre. Nelle aule di giustizia ai figli non pensa nessuno, è solo una lotta tra padre e madre. Occorre mettere i figli al centro del dibattito”.