Dopo la guerra sui cieli sardi con Alitalia per volare su Olbia si apre un nuovo fronte per Air Italy, il vettore sardo-qatariota, finito nel mirino di tre compagnie aeree statunitensi per i nuovi voli verso gli States. Nei giorni scorsi American Airlines, Delta e United hanno scritto una lettera aperta al presidente Donald Trump, pubblicata con annunci a pagamento sui quotidiani americani, sostenendo che la Qatar Airways stia “ignorando l’accordo del 2018” firmato dall’amministrazione Usa “utilizzando massicci sussidi governativi per lanciare nuove rotte verso gli Stati Uniti attraverso la sua partecipazione in Air Italy”.

In pratica i tre vettori sostengono che i lavoratori americani e la stessa industria del trasporto aereo statunitense possa essere messa a rischio. In particolare il faro di American Airlines, Delta e United è stato puntato sulle nuove rotte lanciate da Air Italy verso Los Angeles, San Francisco e Miami, “un ulteriore tentativo di indebolire le compagnie aeree statunitensi”, hanno scritto. Quasi immediata la replica di Air Italy che piccatamente fa sapere che “American Airlines, Delta e United hanno intrapreso una lunga guerra contro i loro concorrenti in Medio Oriente. Lo scorso anno, una volta risolte queste controversie, le tre compagnie aeree americane hanno deciso di rivolgere la loro attenzione verso Air Italy, sostenendo che essa rappresenti in qualche modo una minaccia per i posti di lavoro americani e per lo stato di salute dell’industria del trasporto aereo statunitense”.

Nel merito della questione la compagnia sardo-qatariota (Qatar Airways detiene una quota del 49%, mentre il 51% è di Alisarda) spiega che “i maggiori vettori statunitensi (e i loro alleati) controllano circa il 90% di tutto il traffico transatlantico. Se una qualsiasi di queste tre compagnie aeree statunitensi credesse sinceramente che la nostra piccola quota del ‘loro’ mercato sia una minaccia, che non dovremmo servire gli Stati Uniti o avere la licenza di vettore italiano, allora dovrebbe indirizzare il proprio reclamo all’Enac e alla Commissione Europea. Siamo orgogliosi di servire il mercato statunitense con un nuovo brand e una nuova livrea, offrendo ai passeggeri un’alternativa di viaggio economica, divertente e di alta qualità”.