Nove persone sono state denunciate dai carabinieri del Noe di Sassari al termine di una serie di controlli in sei impianti per il trattamento dei rifiuti nelle province di Sassari e Nuoro, verifiche mirate a prevenire il grave fenomeno degli incendi in questo tipo di strutture. Si tratta dei legali rappresentanti e responsabili tecnici degli impianti, ritenuti responsabili a vario titolo di una serie di violazioni: dallo stoccaggio illegale alla realizzazione all’interno di un capannone industriale di un impianto per il recupero di carta e cartone senza alcuna autorizzazione. Diverse inoltre le violazioni delle prescrizioni emesse dalle autorità competenti in materia di sicurezza del lavoro e norme antincendio. Altre quattro persone sono state denunciate dal Noe in una seconda operazione per violazione delle norme urbanistiche e paesaggistiche su aree sottoposte a vincolo. Nel mirino i titolari di due stabilimenti balneari sul litorale San Giovanni, ad Alghero, che non hanno smantellato le strutture al termine della stagione estiva, come prevede un’apposita ordinanza della Regione. Uno di questi stabilimenti, che si estende su una superficie di 160 mq e ha un valore di 100mila euro, è stato messo sotto sequestro preventivo su disposizione dell’autorità giudiziaria

Si tratta dei legali rappresentanti e responsabili tecnici degli impianti, ritenuti responsabili a vario titolo di una serie di violazioni: dallo stoccaggio illegale alla realizzazione all’interno di un capannone industriale di un impianto per il recupero di carta e cartone senza alcuna autorizzazione. Diverse inoltre le violazioni delle prescrizioni emesse dalle autorità competenti in materia di sicurezza del lavoro e norme antincendio. Altre quattro persone sono state denunciate dal Noe in una seconda operazione per violazione delle norme urbanistiche e paesaggistiche su aree sottoposte a vincolo. Nel mirino i titolari di due stabilimenti balneari sul litorale San Giovanni, ad Alghero, che non hanno smantellato le strutture al termine della stagione estiva, come prevede un’apposita ordinanza della Regione. Uno di questi stabilimenti, che si estende su una superficie di 160 mq e ha un valore di 100mila euro, è stato messo sotto sequestro preventivo su disposizione dell’autorità giudiziaria