“Non è il massimo vedere il premio dedicato al nostro lavoro e alla nostra protesta, in mano a Battista Cualbu. Questa guerra l’abbiamo combattuta è stata snobbata da associazioni e ora i soliti corrono a prendersi i meriti”.

L’accusa arriva da un gruppo di allevatori autonomi che hanno vissuto da vicino alla protesta. Tutto parte dalla notizia che Battista Cualbu,
presidente regionale della Coldiretti, riceverà a Roma il riconoscimento “Cibo Amico”.

Caulbu, in qualità di presidente del Consorzio agnello sardo, è stato infatti selezionato per il premio assegnato “a quelle realtà che hanno saputo tutelare le eccellenze enogastronomiche locali e difendere il territorio e le tradizioni regionali”.

Il movimento autonomo ha rilasciato questa dichiarazione: “Vedere la Coldiretti premiare se stessa è ridicolo, soprattutto dopo che l’associazione aveva consigliato i propri soci di non partecipare a questa protesta. Forse però ce lo meritiamo tutto questo, visto che a Cagliari, al cospetto di Salvini, molti pastori sono andati per fare numero in mezzo a pensionati, dipendenti e studenti”.

“Il latte – continua la nota – lo hanno buttato i pastori per combattere tutto il sistema nella quale proprio associazioni come Coldiretti fanno parte. Il premio va dato a noi che abbiamo preso denunce e giorno e notte abbiamo tenuto in piedi i presidi, versando il latte in terra. Svegliatevi pastori – conclude la nota – questo premio ha calpestato la nostra dignità, la nostra protesta. Vi dovreste sentire offesi tutti perché questa era ed è la nostra guerra, e loro sono i nostri nemici”.