Girasole, il paese della costa ogliastrina vicino a Tortolì, aprirà la 13/a edizione della “Primavera nel cuore della Sardegna”, evento promosso dalla Camera di commercio di Nuoro con il patrocinio dell’assessorato regionale al Turismo e del Banco di Sardegna.

La manifestazione inizia sabato 27 e domenica 28 aprile e si concluderà a Lanusei il 23 giugno. Sedici i paesi coinvolti, dall’Ogliastra al Marghine-Planargia fino alla Baronia.

A presentare l’evento anche il neo assessore regionale al Turismo Gianni Chessa.

“La manifestazione ripropone il percorso fortunato di Autunno in Barbagia in un contesto ambientale al massimo splendore – spiega il presidente dell’ente camerale nuorese Agostino Cicalò – L’obiettivo è quello di trasferire la conoscenza dei nostri prodotti e ricchezze, dall’enogastronomia all’artigianato dalla cultura all’ambiente, fuori dall’Isola per poter essere venduti nei mercati nazionali e internazionali e attrarre nuovi visitatori”. “In questi due mesi di primavera presentiamo le migliori produzioni dei paesi in calendario – sottolinea il presidente dell’Aspen Roberto Cadeddu – Il nostro compito è aggregare le imprese che producono con i visitatori che comprano e divulgano la conoscenza delle nostre eccellenze”. Primavera nel cuore della Sardegna, che nella passata edizione ha toccato le 200mila presenze, è una di quelle manifestazioni che la Regione vuole potenziare.

“Vogliamo far crescere le idee e costruire il marchio Sardegna – annuncia l’assessore Chessa – un progetto al quale accedere con un clik per reperire tutte le informazioni che riguardano il nostro sistema turistico e non solo.

La provincia di Nuoro ha un tempo di permanenza dei turisti mediamente superiore rispetto al Cagliaritano, e questo è un dato che va incrementato: dalla costa dobbiamo portare turismo all’interno e dobbiamo destagionalizzare – ribadisce il neo assessore regionale – Qui esistono dei marchi attrattivi di successo, come Autunno in Barbagia o le stesse Primavere, ma dobbiamo investire ancora tanto se volgiamo che il nostro Pil aumenti”.