“Non manca il responsabile delle sette deleghe perché il presidente in persona ha assunto gli interim per cui c’è una rappresentatività se possibile maggiorata: quando saranno maturi i tempi ci saranno gli altri assessori”. Così il presidente della Regione Christian Solinas sull’Esecutivo ancora incompleto a due mesi dal voto delle regionali.

Il governatore, che ha parlato a margine del convegno organizzato dalla Cisl “Quale sviluppo e quale autonomia per la Sardegna” ha voluto “tranquillizzare sul fatto che la Giunta esiste, sta lavorando, vengono adottate deliberazioni, e l’unico fatto di rilievo rispetto a questa situazione è che i sardi stanno risparmiando sette stipendi ogni mese”.

“La Regione vuole inaugurare una nuova stagione di concertazione e ascolto reciproco con le parti sociali, rispetto a una linea che tenda a modelli di sviluppo che restituiscano un’alta intensità di lavoro alla Sardegna che dia ricchezza”. Così il governatore Christian Solinas prima del convegno della Cisl su “Quale sviluppo e autonomia per la Sardegna”. “Siamo qui per testimoniare l’attenzione della Regione rispetto ai corpi intermedi e le parti sociali che hanno sempre svolto un lavoro encomiabile di analisi e proposta”, ha aggiunto.

“Abbiamo avviato con Bruxelles un dialogo per disegnare un nuovo sistema di continuità territoriale aerea. Dobbiamo gestire il tempo che manca per arrivare al nuovo regime, ci sarà bisogno di 9-12 mesi”. Così il presidente della Regione, Christian Solinas, torna sul tema dei collegamenti aerei tra la Sardegna e la Penisola a margine del convegno organizzato a Cagliari dalla Cisl su “Quale sviluppo e autonomia per la Sardegna”. “Il tema fondamentale è che il mercato da solo non riesce a garantire tutto l’anno ai sardi tariffe e quantità di collegamenti adeguati – spiega il governatore – Stiamo cercando di far comprendere a Bruxelles che abbiamo bisogno di connetterci non solo su Roma e Milano ma sull’intera rete degli aeroporti medi, e di poterlo fare tutto l’anno con tariffe certe”. 

“In sede di definizione dei trattati europei, gli Stati hanno cercato di tutelare le situazioni di peculiarità delle proprie Isole. Pensiamo alle condizioni riservate alle Canarie o alle Azzorre. La Sardegna in questo lembo non c’è, e qui sta uno dei problemi”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas, intervenendo a Cagliari al convegno organizzato dalla Cisl “Quale sviluppo e autonomia per la Sardegna”. “L’Isola – ha spiegato il governatore – ha bisogno del riconoscimento di una compensazione per condizioni strutturali di svantaggio che derivano dalla propria insularità, non vantaggi ma elementi perequativi che la rimettano al passo con gli altri”. Il tema, ha aggiunto, “va affrontato con lo Stato e l’Europa perché vi sia un riconoscimento a monte, e una saldatura di sistema tra le parti oggi coinvolte è il presupposto per un risultato. Senza un riconoscimento in questi termini è difficile delineare un modello di sviluppo nuovo”.

Solinas ha esordito sostenendo che “la Regione vuole riprendere un cammino di concertazione, di confronto con tutti i corpi intermedi, parti sociali e datoriali”. Un confronto necessario per affrontare “la vera sfida, cioè trovare un equilibrio tra globalizzazione e sviluppo locale: solo il recupero dell’identità e la capacità di definire i punti di forza del sistema Sardegna possono essere la via per confrontarci col mondo. Un’identità intesa come strumento per confrontarsi all’esterno: i prodotti che sul mercato hanno una migliore valorizzazione sono quelli che hanno una specificità”. Dunque, ha argomentato Solinas, “la capacità di competere a livello globale dipende dal livello di sviluppo locale”.