Continuità territoriale permanente e fiscalità di vantaggio. Queste le ricette per affermare al meglio l’Autonomia sarda secondo l’europarlamentare uscente del Ppe e ricandidato nella circoscrizione Isole il 26 maggio, Salvatore Cicu. “Per realizzare queste due priorità bisognerebbe stare al tavolo della conferenza Stato-Regione”, ha detto l’esponente di Forza Italia intervenendo al convegno della Cisl “Quale sviluppo e autonomia per la Sardegna”.

“La continuità non deve essere a singhiozzo, non inserita nel contesto della concorrenza, ma concepita come diritto alla mobilità sancito dalla Carta costituzionale europea, italiana e sarda – ha chiarito Cicu – un diritto non limitato solo ai sardi ma esteso a chiunque, incluso l’hub trasporto merci”. Quanto alla fiscalità di vantaggio, per l’eurodeputato azzurro “bisogna insistere con la realizzazione di punti franchi, oggi abbiamo morente il porto canale di Cagliari con oltre 400 famiglie che devono essere salvate”.

“C’è bisogno di una inversione culturale – ha concluso Cicu – non si capisce né si parla di Europa. Lo vediamo quando perdiamo i finanziamenti e quando parliamo di sovranismi che non hanno ragione di esistere. Se chiudiamo i porti, l’Europa non può intervenire. Noi dobbiamo uscire da questo provincialismo”.