Il Gruppo Moby ha chiuso il 2018 con una perdita di 62,683 milioni di euro.

I passeggeri risultano stabili a 6,2 milioni e i ricavi quasi in linea con l’anno precedente (-0,2%) per il settore traghetti a 584,3 milioni di euro, a fronte di un aumento del trasporto merci del 2,4% (3,5 milioni di euro) dell’8,8% dei servizi di bordo (2,1 milioni di euro). Sul risultato, spiega una nota, incide il segmento dei rimorchiatori, l’aumento del consumo di materie prime e il costo del carburante. L’Ebitda si è attestato a 43,974 milioni di euro rispetto a 131,804 milioni di euro del 2017.

Il risultato operativo è negativo per 21,071 milioni di euro rispetto a un utile operativo di 68,414 milioni euro nel 2017. “Il 2018 è stato un anno non facile – commenta Achille Onorato, Ceo del Gruppo Moby – ma caratterizzato da quell’ingresso in nuove aree di business, nonché dalla finalizzazione di importanti investimenti che sono parte integrante di una strategia premiante sul lungo periodo, i cui benefici ci aspettiamo si inizino a vedere già a partire dal primo trimestre dell’anno 2019”. “Il nostro Gruppo archivia il 2018 con circa mezzo milione di metri lineari di carico in più nel settore merci, ricavi sostanzialmente in linea con l’anno precedente” sottolinea Onorato ricordando anche “un incremento dei costi di esercizio, causato principalmente dall’aumento nel prezzo del bunker e dal costo rilevante delle attività e delle nuove linee start up, che hanno prodotto risultati operativi rilevanti, ma hanno inevitabilmente inciso sui costi delle compagnie”.