foto di repertorio

“Siamo orgogliosi di aver guadagnato sul campo la possibilità di giocarci questo trofeo, le finali si possono vincere o perdere ma un risultato non potrà togliere ai ragazzi il merito di essere arrivati sin qui”. Alla vigilia di una delle partite più importanti nella storia del club, il coach della Dinamo Sassari Banco di Sardegna, Gianmarco Pozzecco, carica l’ambiente e cerca di non sovraccaricare di responsabilità la squadra. Domani alle 17 a Wurzburg il Banco gioca la finale di ritorno della Fiba Europe Cup: è la prima volta che Sassari si gioca un titolo continentale, e Pozzecco getta acqua sul fuoco.

“È un momento magico e la cosa più bella è l’entusiasmo della gente – dice – in questo momento siamo travolti dalla passione dei tifosi”. Domani a Wurzburg saranno in tantissimi. “Siamo felicissimi, scenderemo in campo col giusto senso di responsabilità verso di loro”, dichiara. Anche per lui è l’appuntamento più importante da quando fa l’allenatore. “Sinceramente due mesi fa non l’avrei mai pensato, sono grato alla Dinamo per questa opportunità che vivo con entusiasmo, vorrei regalare un grande sogno a tutta l’isola”, dichiara. Quanto al match, si parte dal +5 dell’andata: una settimana fa al PalaSerradimigni è finita 89-84. Ai suoi Pozzecco chiede solo una cosa.

“Devono fare esattamente quel che stanno facendo in questo periodo – chiude – giocare con energia, guardarsi, ascoltarsi, passarsi la palla e divertirsi”. E se il coach mantiene l’aplomb, Ettore Licheri, senatore del Movimento Cinque Stelle, sassarese e tifoso doc, intervenendo in diretta al programma radiofonico “Un giorno da pecora”, su Rai Radio1, ha intonato “Faccia di trudda”, la canzone in sassarese che ai tempi del triplete di Meo Sacchetti è diventata l’inno della Dinamo. “Non so se potrò andare a vedere la partita, ma faccio un in bocca al lupo ai nostri ragazzi”, ha detto Licheri prima di cantare.